venerdì, agosto 27, 2010

Cagliari: una proposta per le prossime elezioni comunali

Una prima considerazione da cui partire per discutere una proposta per Cagliari è che la nostra città perde circa un migliaio di abitanti l'anno da diversi anni. Questo è il risultato di politiche urbanistiche e di gestione della città sbagliate, finalizzate a privilegiare l'interesse di pochi, ben individuati gruppi di cittadini, che condizionano la vita politica e le scelte in ambito locale.

L'indisponibilità di case a prezzi ragionevoli, progettate sulla base delle esigenze di famiglie giovani, ha provocato l'esodo di questo tipo di popolazione. Infatti il fenomeno si concentra nella fascia di età dai 20 ai 40 anni. Poiché, peraltro, molte di queste persone abitano fuori dalla cerchia urbana, ma lavorano a Cagliari, abbiamo un grosso problema di ingresso, sosta e uscita di veicoli.

Un'altra emergenza è legata al ruolo di Cagliari come centro di servizi. Sede di Università, della politica regionale, di ospedali specializzati, è il riferimento per l'intera regione. Tuttavia la disponibilità di trasporto e collegamenti la mette in concorrenza con le altre principali città della nazione e, per certi servizi, dell'area comunitaria. Solo perseguendo una politica di eccellenza, che dovrà comportare la scelta di specializzarsi su alcuni particolari settori, si potrà uscire dalla via declinante presa negli ultimi anni.

Ad esempio: perché uno studente sardo dovrebbe scegliere Cagliari? Altre città offrono servizi migliori e meno costosi ed una migliore qualità dell'istruzione.

Questo vale per molti altri servizi. Come per la produzione di beni – non specializzata, non eccellente – che la Sardegna realizzava nella seconda metà del novecento, messa in crisi dalla disponibilità di merci a basso costo e di qualità mediamente superiore resa possibile dallo sviluppo dei commerci internazionali, anche il settore dei servizi subisce la concorrenza internazionale, basata su differenziali di costo e di prestazioni.

E' una sfida che la nostra città deve affrontare e vincere. Ma per fare questo occorrono investimenti, tecnologia, capacità ed esperienza. Che, inevitabilmente devono essere attratti verso la nostra terra. E' necessario perdere quell'atteggiamento di diffidenza verso l'esterno, ma anche verso le novità, che ha sempre caratterizzato i cagliaritani. Per i quali la differenza fra il 'troppu togu' e il ta cagara' è sempre stata minima. E la critica distruttiva è ciò che ha sempre affossato i tentativi di rinnovamento.

Cagliari deve diventare una città accogliente, aperta ed audace per poter competere con le altre città d'Europa e del Mediterraneo.

E' pertanto necessario costruire una proposta per la città forte e convincente. La prima alleanza da ricercare è quella con il gruppo più numeroso dell'elettorato, quello che nelle recenti elezioni non ha scelto nessun partito, ma ha preferito astenersi perché non ha trovato convincente alcuna proposta.

Questo gruppo di elettori, peraltro, non propone condizioni post- elettorali, accordi di potere, per essere chiari, ma piuttosto condizioni politiche: chiede, cioè, un progetto da condividere ed una strategia per portarlo a realizzazione.

E' pertanto necessario formulare una serie di punti programmatici su cui discutere per delineare il progetto di governo. Si dovrà, quindi, sottoporre questa base all'elettorato, attraverso un test di primarie che dovranno coinvolgere quanti più elettori possibile, anche oltre i confini del partito. Solo una volta che sia stata costruita la proposta programmatica si potrà definire lo schieramento e iniziare la campagna elettorale.

Fra i temi che potremo elaborare per Cagliari, mi sembrano importanti:

- Una città vivibile: lotta al traffico, attraverso una scelta convinta di privilegiare il trasporto pubblico, la riduzione del traffico privato, la pedonalizzazione di diversi quartieri, servizi per chi sceglie di spostarsi con la bicicletta.
- Maggiore offerta di abitazioni, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente ed il risanamento dei quartieri storici, che dovranno essere dotati di tutti i servizi essenziali, anche attraverso interventi di sostegno al piccolo commercio. Interventi di ridisegno dei quartieri nati nel dopoguerra, per aumentarne la vivibilità e disegnare spazi di fruibilità collettiva.
- Politiche volte all'incremento numerico e qualitativo dell'offerta di alloggio per la popolazione studentesca che si rivolge agli istituti superiori ed all'Università di Cagliari
Politica di attrazione di studenti stranieri con particolare attenzione verso i paesi del bacino del Mediterraneo
- Valorizzazione e diffusione della conoscenza dei musei cittadini
- Politica di servizi alle famiglie, con focus sulle scuole elementari e materne
- Rete cittadina su fibra ottica ed offerta on line dei servizi al cittadino.
- Ripensamento del rapporto fra città e mare, con la valorizzazione dei siti di monte Sant'Elia e Calamosca come parchi cittadini, la sistemazione dei litorali, in particolare il tratto di mare prospiciente il quartiere di S'Elia, dove potrebbero trovare posto i locali dedicati all'intrattenimento notturno e musicale ed il lungomare del Poetto, da specializzare sul turismo balneare e naturalistico
- Rilancio del parco Molentargius Saline, informazione sui servizi del parco, ripresa della produzione del sale, focalizzata sui prodotti da utilizzare per la cura del corpo

4 Comments:

At 10:07 PM, Blogger Andrea Scano said...

Sono d'accordo con quanto scrivi. Anche per me temi come la casa e una mobilità sostenibili devono essere assolutamente centrali nel dibattito e nel programma per le prossime elezioni. Del resto sono tra i temi per i quali mi sono maggiormente battuto in Consiglio Comunale in questi anni.
Lo sforzo che dovremo fare tutti noi, prossimamente, dovrà essere quello di essere convincenti, portando avanti semplici ed efficaci messaggi, comprensibili a tutti. Se troveremo un buon candidato e se realizzeremo una buona campagna di comunicazione, questa, forse, potrebbe essere la volta buona!

 
At 10:09 PM, Blogger Andrea Scano said...

....volevo dire "una mobilità sostenibile"... con la "e"

 
At 7:35 PM, Blogger Pietro Serra said...

Concordo anch'io su tutti i punti da te proposti e anche con quanto aggiunto in epigrafe da Andrea.
E' fondamentale levarci dai piedi questi squallidi personaggi che ci hanno governato in questi troppi anni. Cagliari si merita ben altro e dobbiamo darci da fare per governare bene. Dobbiamo far capire anche ai cittadini che decenni di sconci non possono essere cancellati con una bacchetta magica ma con il lavoro e l'impegno delle istituzioni con il concorso dei cittadini.

 
At 8:53 AM, Blogger Ornella Frongia said...

condivido tutti i punti che hai proposto come temi importanti per Cagliari. Nel prossimo programma elettorale, con l'aiuto di tutti, dobbiamo elaborare le soluzioni sostenibili che il PD intende portare a conoscenza dei cittadini per tentare di migliorare se non risolvere questi problemi sensibili della città.

 

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